All’inizio si cerca.
Con fame, con apertura, con il bisogno di dare un senso a qualcosa che dentro si è rotto.
Si leggono libri, si fanno corsi, si esplorano tecniche, si cambia linguaggio.
A volte si ha la sensazione di aver trovato finalmente una via.
Altre volte si inciampa, si crolla, si ricomincia.
È un cammino fatto di alti e bassi. E va bene così.
Ma poi accade qualcosa di sottile.
La mente, che ha paura del vuoto, comincia a costruirsi un’identità anche lì.
E nasce l’ego spirituale: quello che si veste di consapevolezza, ma ha ancora bisogno di sentirsi “più avanti”, “più sveglio”, “più vero” degli altri.
Un ego che sa usare le parole giuste, ma dimentica l’ascolto. Che predica amore, ma divide.
Che scambia sensibilità per superiorità.
In certi casi diventa persino più pericoloso del vecchio ego. Perché si maschera da saggezza. E nasconde, sotto un’apparente luce, una forma raffinata di narcisismo. Un bisogno di controllo spirituale.
Un piccolo delirio di onnipotenza, camuffato da “dono”, da “missione”, da “chiamata”.
Ma la spiritualità non è potere. È verità. Non è un’idea da mostrare.
È una presenza da vivere.
E la verità è che la vita continua a spogliarti, anche quando pensavi di aver compreso.
Può toglierti una certezza, una relazione, una stabilità, perfino un’apparente connessione con il “divino”.
E tu ricadi nei tuoi inferni.
Ma se li attraversi davvero, senza più personaggi da interpretare, allora qualcosa inizia a guarire.
Perché ogni discesa smaschera l’identità finta, e porta più vicino alla tua anima.
Il visibile e l’invisibile non sono due mondi. Sono due lati dello stesso respiro.
E il vero lavoro su di sé non è diventare qualcuno, ma ricordare chi siamo sempre stati.
È anche di questo che parlo nel mio nuovo libro.
Non per insegnare, ma per condividere un attraversamento.
Una caduta, un silenzio, una presenza.
E anche “Ricomincio da me”, la canzone che uscirà il 21 aprile, nasce da lì.
Da un momento in cui tutte le certezze sono crollate.
E dentro quel vuoto, è venuta fuori una voce più vera.
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