Ciò che sto per dirti
potrebbe non piacerti affatto. Tu non sei la tua mente! Ma saperlo a livello
intellettuale, non ha granché di utilità. Divenirne realmente consapevole ti
permette di uscire dal disco incantato del dolore in cui la mente si
identifica. Perché non vuoi accorgerti che cerchi ancora la via breve, facile,
indolore ma soprattutto che accontenti la tua idea di felicità? Non hai ancora
capito che è proprio quell'idea che devi smantellare?
È un'illusione pensare
che tutto sia perfetto e che dobbiamo lasciarlo così com'è. Se c'è un problema
alla base, occorre andare all'origine o tutto continuerà a ripetersi. Basta con
questa new age che dice che serve solo un pensiero positivo e il problema
scompare. Il pensiero appartiene alla mente che poi genera l'emozione che a sua
volta dà l'illusione di una reale percezione. La mente non va riprogrammata ma
ripulita. Riprogrammare significa spostare il pattume da una mattonella
all'altra, mentre ripulire significa eliminare tutta quella immondizia dal
pavimento. Se hai un taglio profondo nella coscia, non serve a nulla immaginare
di non avere quel taglio per non sentire il dolore perché il taglio esiste e
anche il dolore. Ma tu vuoi continuare a lasciare la ferita abbandonata a se
stessa anziché lavarla e disinfettarla per poi ripulirla. Fa apparentemente più
male ripulire quella ferita, ma poi potrai camminare non più zoppo. Invece vuoi
continuare che la tua vita sia così, nella sua falsa perfezione, un ideale
mentale di sicurezza e confort. Non vuoi un reale cambiamento, ma un miglioramento
di ciò che hai già. Cambiare tutto per non cambiare niente, ecco cosa vuoi. Non
vuoi cambiare davvero, altrimenti cominceresti a fare il primo passo verso ciò
che ti spaventa realmente, verso ciò che non hai mai fatto, verso l'ignoto,
verso ciò che ti toglie ogni sicurezza, ogni comodità, verso ciò che abbatte la
tua solita visione di te stesso, degli altri, del mondo, dell'amore, di Dio, della
libertà. Il cambiamento è una scelta che spaventa la mente, al contempo è reale
e si può attuare a costo di lasciare andare tutti i suoi attaccamenti. È come
quando decidi fortemente di attraversare un ponte senza quello zaino che ti
appesantisce. Ma tu continui a dire che sei vittima del sistema.
Non è il sistema che
deve cambiare, ma l'essere umano. E se l'essere umano non è disposto a farlo,
il sistema crollerà sulla sua testa affinché possano crollare le sue illusorie
certezze affidate all'esterno di sé. Solo ciò che è dentro può essere autentico.
L'illusione di
scegliere la libertà con gli stessi mezzi offerti da chi non vuole che siamo
liberi è un tranello vecchio. L'intero sistema è fatto di menti parassite e
parassitate da esseri che li manovrano a loro piacimento e a cui non interessa
null'altro che potere, sesso e soldi in cambio dei quali hanno ceduto la
propria anima. Non è mai esistita la democrazia nonostante l'illusione del voto
a cui abbiamo sempre abboccato. "Vota quello o quell'altro" è sempre
il trucco per dar l'illusione della scelta. Ma non si esce dalla prigione con
gli stessi mezzi offerti da chi in prigione vuol tenerci. Il nuovo può nascere
solo sulle ceneri del vecchio. Questo sistema non può essere modificato,
travasato, cambiato, trasfusionato, sostituito o alleggerito con personaggi e
ingranaggi fatti della stessa sostanza dell'incoscienza e
nell'inconsapevolezza. VA BUTTATO GIU' TUTTO, RASO AL SUOLO COMPLETAMENTE! Ma
ci vuole un certo tempo. Finché l'essere umano rimarrà tale, ossia, alzarsi,
trovare uno scopo materiale, lavorare per fini economici, mangiare per cacare,
trombare per godere, approfittare per primeggiare, senza alcuna conoscenza autentica
del mondo invisibile (anima, spirito ed entità "negative"), tale
rimarrà il sistema di cui l'uomo stesso ha bisogno per non sentirsi morire. Il
sistema e l'attuale essere umano vivono in simbiosi. L'umano non vuole il
cambiamento, vuole l'illusione.
Quando te la racconti
troppo fino a ritrovarti a vivere situazioni simili abbellite da contorni apparentemente
diversi, significa che sei sempre lì all’interno del cerchio dal quale ti
spaventa uscire. La mente non cerca un reale cambiamento ma solo comodità,
sicurezza, considerazione, approvazione. Vorrebbe fare la vita che fa di
solito, illudendosi di cambiare tutto per non cambiare niente, ma eliminando
solo ciò che crede le causi sofferenza quando in realtà è proprio la sua
vecchia vita a causarle dolore.
La mente accetta solo
ciò che le piace, ma non è detto che corrisponda alla vera gioia né alla
libertà, e così si trasforma in una fuga camuffata da ricerca della felicità.
Cosa fare? Come si può accettare
l'ingiustizia? Dobbiamo cercare di fare giustizia o accettare la
situazione? Dobbiamo cercare di ottenere quello che ci spetta a tutti i costi,
rimettendo le cose in equilibrio, o perdonare la persona che ci deve qualcosa
lasciando la situazione sbilanciata, ingiusta?
Dipende dalle
situazioni. A volte il passato trova mille modi per tenerci legati, altre volte
per chiudere un ciclo serve uno scatto percettivo e, una volta fatto, i vecchi
sospesi si ricompongono.
Quando sei di fronte
alla verità, sei di fronte ad una scelta: quella della responsabilità.
Responsabilità verso un cambiamento che nulla ha a che vedere con il
falso/vecchio te stesso. Ci saranno sempre dei salti da fare, che la mente
vedrà come ostacoli, e davanti ai quali tentennerà rimpiangendo la comodità
della sua zona di comfort. Proprio lì il vero guerriero decide di continuare
sulla strada della verità, nonostante la sua mente, il suo ego e il volador gli
suggeriscano di tornare indietro.
Ci vergogniamo
nell'esprimere le nostre sofferenze per sensi di colpa, mancanza di umiltà,
paura del giudizio, egoismo, e non riusciamo spontaneamente a trovare sollievo
esprimendo ciò che realmente vorremmo e pertanto lo fa l'inconscio attraverso i
suoi simboli attirando nella vita quotidiana, così come nel sogno, situazioni
che compensino, dalla malattia, alla bruciatura, all'incidente. Ma ogni dolore
è legato ad un'emozione del passato, inespressa, repressa, nascosta nei propri
inferni interiori. Ad essa si agganciano i parassiti interdimensionali
(volador) che si nutrono di quel dolore e che lo spingono fuori dalla zona
della consapevolezza così da farlo apparire come l'unica realtà.
Come fare a capire se
un disagio o un fatto che mi ritorna ciclicamente non sia frutto di un karma o
di una strada sbagliata che si sta percorrendo?
Quel "loop"
che continua a manifestarsi ti porta un messaggio. E' come se volesse farsi
guardare in faccia e mostrarti cosa bolle dentro di te e cosa lo sta attirando.
Di solito dipende da una situazione accaduta nell'infanzia. I personaggi che
incontri nella tua vita, e le situazioni che si creano, ti stanno mostrando
quale emozione è rimasta sepolta, ma soprattutto legata proprio alla tua
infanzia continuando a mantenerti sul giradischi incantato. Per andare oltre
bisognerebbe andare all'origine. Se ad esempio da bambino papà ti ha dato
l'esempio del fallimento (trasferito senza volerlo), il bambino che tu eri se
n'è fatto carico ritenendolo un modello. Ci sono carichi che quel bambino si
porta dentro e dietro, ma che non gli appartengono, conflitti e traumi che
hanno creato in lui schemi, convinzioni, paure.
Non reggi più il
sistema economico, non reggi più il sistema politico, non reggi più le
ingiustizie sociali, non reggi più i soprusi e le guerre. Ma sei sicuro che sia
questo che non riesci a mandare giù? Pensi di poter salvare il mondo se prima
non salvi te stesso? Quante volte auguri di sparire dal tuo posto di lavoro, da
casa tua, dalla tua famiglia, dal tuo partner, dalla tua città, dalla tua
nazione? Quante volte maledici chiunque hai intorno solo perché ti mostra i tuoi
limiti, i tuoi schemi, le tue abitudini e i tuoi condizionamenti? Ce l’hai con
i tuoi genitori perché li accusi di qualcosa. Quel qualcosa è dentro di te e
devi scoprire da solo cosa in realtà nasconde. Ce l’hai con tua moglie o tuo
marito perché non è in grado di renderti felice o perché non lo sopporti più,
ma continui a viverci insieme dicendo che un giorno te ne andrai. Ma chi in
realtà non sopporti più? Quale volto invisibile usa la tua voce e i tuoi
pensieri nascondendosi dietro il tuo dolore? Dici che sei stanco del tuo lavoro
perché non rispecchia ciò che sei e guadagni poco, e non fai nulla, continui a
rimanere lì. Ma chi sei in realtà? Quale ennesimo partner, quale altra città,
quale ennesimo lavoro dovrai cambiare ancora prima di cominciare dalla base?
Devi scoprire prima chi sei per comprendere cosa rispecchia il vero te stesso
e, per farlo, devi portare alla luce il tuo falso te, colui che si spaccia per
te, quella voce che dice continuamente quale emozione provare e quale reazione
avere in ogni situazione, anche quelle che vivono solamente all’interno delle
tue fantasie.
Rinnegherai ciò che
vedrai perché non conforme a ciò ti eri costruito nella tua fantasia per
scappare dalla verità. E scambierai per verità gli effetti scenici messi
davanti per distrarti. Quella voce nella testa che hai scambiato per il tuo
"io" è come un virus. È in circolo al tuo interno da tanto, tanto
tempo. Ti accorgerai della sua presenza solo dopo che ti avrà tolto tutto. Non
fidarti di questo finto dispensatore di doni. È furbo, ingannatore, adulatore,
ti fa tante promesse, gioca sulle tue emozioni intrufolandosi nei tuoi
pensieri, si finge te, si spaccia per la tua guida, ti dice che ha tanti bei
regali per te se solo farai il bravo "bambino". Ti minaccia con la
scusa che è per il tuo bene, ma tutto vuole da te fuorché la tua felicità. È un
fanatico dell'essere umano, tifa per la sua mente e la vuole schiava. Non farti
abbindolare.
L'adulto che vuole ottenere di più di ciò che ha, in effetti può farlo ma a discapito di perdere se stesso. Quell'adulto è nella fase del bambino che gioca a fare il maghetto mentre il mago nero, grande illusionista e prestigiatore, lo distrae con i trucchi e le illusioni promettendogli tante cose belle in cambio del suo tempo, della sua attenzione e della sua energia.
Ricordati che nessuna falsa promessa vale quanto la tua anima. Pensi di trovare la libertà cercando invano di sconfiggere un nemico che reputi esterno. Ma la realtà dei fatti è che si trova proprio al tuo interno e si finge te.
L'adulto che vuole ottenere di più di ciò che ha, in effetti può farlo ma a discapito di perdere se stesso. Quell'adulto è nella fase del bambino che gioca a fare il maghetto mentre il mago nero, grande illusionista e prestigiatore, lo distrae con i trucchi e le illusioni promettendogli tante cose belle in cambio del suo tempo, della sua attenzione e della sua energia.
Ricordati che nessuna falsa promessa vale quanto la tua anima. Pensi di trovare la libertà cercando invano di sconfiggere un nemico che reputi esterno. Ma la realtà dei fatti è che si trova proprio al tuo interno e si finge te.
"A
volte non siamo in grado di comprendere i fatti che ci accadono, ma dobbiamo
imparare a non avere il controllo di tutto. E questo processo ci aiuta ad avere
fede che ogni cosa accade per un motivo e che a volte è giusto anche quello che
non comprendiamo, che a prima vista ci appare sbagliato." (Spirito)
Non scendere a
compromessi con le emozioni. Il peggio non è mai esistito se non nel modo in
cui tu vedi la tua vita
La
paura ti tiene ancorato, non ti fa vivere, non ti fa scegliere, ti tiene
bloccato. Hai paura di tutto quello che non conosci, ma il non metterti in
discussione ti fa rimanere lì nel tuo labirinto scambiato per libertà. Tirati
fuori da lì. (Spirito)
A volte chiedi come
fare ad avere più fiducia in te stesso, ma non è continuare a dare importanza e
fiducia al falso te stesso l'azione da compiere. È lui che ti ha portato ad
essere ciò che non sei, a corrompere ogni cosa che fosse autentica, a prendersi
i meriti e i privilegi, a giudicare te e gli altri, a confonderti con il
tranello delle emozioni, degli attaccamenti, delle dipendenze, della
considerazione, dell'ambizione, dell'assenza di umiltà. Dare fiducia, certo, ma
al vero te stesso, che non è la mente con la sua storia, i suoi drammi, le sue
idee e congetture. Ci sono altre due forze di cui continui ad ignorare
l'esistenza. Anima e Spirito. Anima fa esperienza di tutte le menti di tutte le
vite (incarnazioni), Spirito è il Sé che guida l'essere umano ma che nessuno
ascolta perché tutti preferiscono la propria mente suggerita dalla voce nella
testa (volador).
Il bello e il brutto
sono due facce. Non puoi vedere solo un lato della medaglia, perché sarebbe
un'illusione. Siamo scesi su questo pianeta per chiudere dei cicli aperti da
millenni. Forze oscure impediscono il nostro risveglio usando ogni tipo di
inganno, ma soprattutto cercando di convincerci che non esistono. Se non
cominciamo a prendere coscienza della nostra esistenza anche in un mondo
invisibile, della nostra anima imprigionata che occorre riprendersi, del nostro
passato, delle nostre vite precedenti e della nostra vera Guida Interiore
(Spirito), come potremo portare questa umanità ad un reale cambiamento? Se
continui a difendere le tue illusioni, non sarai mai libero.
Tutte
le volte che dici "si" alle tue illusioni, dici "no" alla
tua Anima e volgi le spalle a Spirito.
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