A volte ci capitano delle situazioni davanti alle quali ci troviamo del tutto impreparati. Nel mio caso è stato di natura economica. E non riuscendo a capire la natura di quanto accaduto ho chiesto alla Guida Interiore (SPIRITO), in quanto ormai consapevole di essere io ad attrarre ogni situazione della mia vita. Il pezzo che leggerete è stato scritto oggi, pertanto non la troverete nel mio nuovo libro.
IO: Perché di fronte
agli imprevisti reagisco spesso con paura rabbia e preoccupazione?
Sé: Come mai, invece,
davanti a quello che tu definisci un “BELL’IMPREVISTO” sei contento?
IO: Questo significa
che non devo etichettare l’imprevisto come bello o brutto?
Sé: Significa che vivi
ancora di aspettative, che idealizzi ancora la tua vita. La scalata verso la
reale saggezza non è priva di salti da compiere. Ci saranno degli alti e bassi.
La tua mente oscillerà come un pendolo fino a quando non imparerai ad essere
centrato. Nessun cammino è privo di ostacoli. Ma sai bene che solo la mente vede
come ostacoli e difficoltà alcuni “imprevisti”. Perché anziché chiamarli tali,
non li vedi semplicemente come situazioni che ti servono ad accrescere la tua
centratura?
IO: Ci sto provando,
però quando ti ritrovi davanti a una situazione che non sai né perché e
accaduta, né come risolverla, entro in allarme. E’ normale.
Sé: A che ti serve
entrare in allarme? A cosa ti serve essere preoccupato?
IO: A nulla, solo a
disperdere energia e sprecare tempo nei mille pensieri.
Sé: Quella è solo una
conseguenza.
IO: Conseguenza di
cosa?
Sé: Della tua mancanza
di fede, ma soprattutto del tuo cuore chiuso.
IO: Cosa centra il
cuore chiuso con la batosta da pagare che ho ricevuto oggi?
Sé: La stai mettendo su
un piano prettamente economico?
IO: Non lo so più. Mi
avevi detto che durante questo cammino, scegliendo di incarnare la mia
missione, non mi sarebbe mai mancato nulla.
Sé: Certo. Ti è mai
mancato qualcosa? Sei mai stato senza cibo, senza un tetto o un letto, senza la
possibilità di fare ciò che occorre a te e alla tua famiglia?
IO: No. Resta di fatto
che non comprendo cosa centri il cuore chiuso con la cifra da pagare di questo
imprevisto di oggi.
Sé: Perché continui a
metterla su un piano economico?
IO: Perché è di questo
che si tratta.
Sé: Non è così. Si
tratta della tua fede e del tuo cuore ancora chiuso. Hai detto che stai
incarnando la tua missione. Sei sicuro che sia proprio così? Stai prendendo a
cuore la tua missione?
IO: Non lo so. Forse
non come dovrei.
Sé: Sii onesto con te stesso. Agisci come se io
ti impartissi degli ordini, degli obblighi, ma non è così. Le mie indicazioni
ti mettono sempre se solo sulla tua strada, ogni volta che rischi di perderti.
Io sono accanto a te a mostrarti dove andare perché la tua mente non lo sa.
Prendere a cuore la propria missione significa prendere a cuore la tua vita.
Devi prendere a cuore ogni essere umano come io faccio con ognuno di voi.
Aprire il cuore verso la tua missione significa essere anima. E non si tratta
di un’effimera ed illusoria emozione mentale, si tratta di Amore.Stai compiendo azioni come quando un tempo scappavi dalle situazioni.
IO: Ma non lo faccio
volutamente. Io cerco di mettere in pratica quello che tu mi indichi, ma a
volte non sento quella gioia o quella pace nel farlo. Anzi, spesso mi sento
come al posto sbagliato.
Sé: Accade perché ancora
idealizzi il nuovo paragonandolo al vecchio. Solo quando comincerai ad aprire
il tuo cuore e a prendere coscienza che sei un canale di una forza chiamata
amore, allora sentirai scorrere in te quella che chiami gioia. Essa non è
emozione, ma una cosa semplice come il sorriso di un bambino quando vede una
formichina camminargli sulla mano. Ti chiedi perché anziché le solite bollette
o le classiche spese, adesso ti ritrovi a pagare del denaro per qualcosa di “inaspettato”?
IO: Si.
Sé: Ogni volta che ti
adagi, rischi di ritornare nel vecchio schema della routine, del “fare perché lo
devo fare”. Invece tu devi “fare perché sai che è la cosa più saggia da fare”.
Avevi bisogno di una tirata d’orecchie. Ti stavi lasciando andare, distrarre
dall’abitudine, dai classici schemi della sopravvivenza. Sai in cosa stavi
trasformando la tua fede? La tua mente spesso ripeteva a se stessa “tanto c’è
Spirito che ci pensa ai soldi. Io faccio le cose che mi dice e anche
controvoglia, l’importante è che mi faccia campare senza che mi debba stressare
nel pensare al denaro”.
IO: Ho pensato questo?
Sé: Certo. Io non sono
il tuo datore di lavoro. Io ti do solo le indicazioni affinchè tu possa
metterti sulla tua strada, e se prendi davvero a cuore la tua strada, il
pensiero del denaro non ti sfiora minimamente. L’unico tuo focus rimane
centrato sulla TUA MISSIONE. Non permettere che la tua attenzione venga
distolta. Mantieni il focus su ciò che realmente sei. Queste distrazioni ti
hanno portato a mettere da parte ancora una volta Anima. Lei è l’energia che
porta avanti ciò per cui si è incarnata.
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