Ero seduto. Volevo prendere un caffè ma sentivo che era solo una
distrazione, l'ennesima. Allora decisi di mettermi a parlare con Lui. Chi fosse
lui non saprei dirlo. Dio, l'anima, la coscienza? Chiusi gli occhi per alcuni
istanti. Quando li riaprii di fronte a me c'era Lui. Chi fosse non saprei
dirlo, ma c'era. Non parlai, non dissi nulla. Mi limitai a fissarlo.
«Cosa sogni?», mi chiese.
«Di volare», gli risposi.
«E dove vorresti andare?»
«Ovunque ne senta l'esigenza»
«E se ti dicessi che hai l'esigenza di fare soltanto silenzio?»
«A cosa servirebbe?»
«Ad ascoltarti, ma ascoltarti sul serio»
«Insegnami come si fa allora»
«È così semplice che stenteresti a crederci. La questione è che non
hai fiducia nelle cose semplici. Sei disposto ad abbandonare per sempre la tua
ottusità? Perché se così non fosse, sarebbe inutile qualsiasi soluzione io ti
possa offrire»
«Si»
«Si cosa?»
«Si.. sono disposto ad abbandonare il vecchio»
«Comprese tutte le convinzioni che ti conducono sempre agli stessi
risultati, costringendoti a girarti continuamente attorno?»
«Si»
«Allora, adesso ascoltami», mi disse dopodichè ci fu silenzio. Per
un paio di minuti nessuno dei due parlò. Niente, neanche un sospiro. Io cercavo
con lo sguardo la sua risposta.
«Lo sto facendo», dissi «Ma tu non parli, non mi dici nulla. Cosa
dovrei ascoltare?»
«Il silenzio. Senza di esso non troverai mai le risposte che
cerchi. Ma soprattutto non troverai la quiete, l'unica cosa di cui hai
veramente bisogno».
Chiusi gli occhi. Li riaprii e mi alzai per farmi un caffè.
® © #ClaudioGuarini
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